
L’autore
Nicolò Moscatelli
Nicolò Moscatelli, nato a Cantù nel 1985, vive attualmente a Praga dove svolge le più svariate attività: barman, guida turistica, insegnante di italiano e di inglese. Dopo la maturità classica al liceo Volta di Como ha frequentato i corsi di Filologia moderna presso l’Università di Siena, laureandosi con una tesi specialistica sulla lingua di Gadda. È vissuto per sei anni a Filadelfia dove ha conseguito un dottorato in Italianistica ‒ focalizzato su Tommaso Landolfi ‒ presso la University of Pennsylvania.
“Fra Gaetano sarebbe andato orgoglioso di lui, perché in questo modo tanta altra gente avrebbe imparato le storie di quegli eroi che si erano battuti per le nobili idee. E se poi anche lui fosse diventato un bandito, che era uno dei suoi principali progetti per il futuro, avrebbe potuto fare ancora di meglio: raccontare, cioè, le storie proprie, cosa che a quanto sapeva nessuno aveva mai fatto – così il suo repertorio anziché esaurirsi sarebbe sempre cresciuto, e inoltre il teatro gli avrebbe permesso di svagarsi un po’ quando si fosse stancato di uccidere i re e viceversa, e in questo modo non si sarebbe annoiato mai.”

Il Libro
I calcagnanti
Timoteo è un ragazzino nato e cresciuto alla Casa della Buona Volontà, sorta di bordello in cui vivono le tante ragazze di cui è il beniamino e il cuoco fra’ Gaetano, quel che ha di più simile a un padre. Da lui Timoteo impara le storie magnifiche che costituiscono la sua principale educazione, avventure di banditi e fuorilegge – i calcagnanti – animati dalla più nobile delle idee: combattere l’ingiustizia e i soprusi di ricchi e potenti. Sogna di diventare uno di loro, da grande, e finire sulla forca come un eroe. L’occasione non tarda ad arrivare. Timoteo scopre un cadavere nel canale. Il crudele barone Raimondo fa arrestare e condanna a morte fra’ Gaetano, accusato dell’omicidio. Timoteo, ricercato a sua volta, viene salvato dalle donne della casa, ma poi è costretto a fuggire e a unirsi alla banda dei calcagnanti. Romanzo d’avventura, romanzo di formazione e insieme fiaba anarchica, I calcagnanti ci ricorda quanto i libri, le storie condivise e gli “irregolari” che incontriamo sul nostro cammino siano importanti per crescere e imparare a opporci, né soli né disarmati, all’arroganza del potere.