
L’autrice
Romana Petri
Romana Petri vive a Roma.
Tra le sue opere, Ovunque io sia (Neri Pozza 2008), Le serenate del Ciclone (Neri Pozza 2015), Il mio cane del Klondike (Neri Pozza 2017), Pranzi di famiglia (Neri Pozza 2019), Figlio del lupo (Mondadori 2020), Cuore di furia (Marsilio 2020), La rappresentazione (Mondadori 2021) e Mostruosa maternità (Giulio Perrone Editore 2022).
Traduttrice e critico, collabora con «Io Donna», «La Stampa», «il Venerdì di Repubblica» e il «Corriere della Sera». I suoi romanzi sono tradotti in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto).
“E se per caso dovessi morire, voi promettetemi di non crederci. Prima o poi tornerò. Magari nelle vesti di un capriccioso bambino che da un po’ mi chiede di essere scritto.”

Il Libro
Rubare la notte
Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe, uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Orfano di padre, Tonio vive un’infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un’infanzia che gli resta incollata all’anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L’infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un’idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi.