“L’apprendista” – GIAN MARIO VILLALTA

Gian Mario Villalta

L’autore

Gian Mario Villalta

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano in provincia di Pordenone nel 1959. Dopo aver conseguito la maturità scientifica si è laureato in Lettere Moderne all’università di Bologna.

Sono dei primi anni Ottanta le sue prime pubblicazioni in rivista, per esempio Il verri di Luciano Anceschi, Studi di Estetica e Alfabeta. Negli anni successivi ha scritto anche su ClanDestino, Tratti, Nuovi Argomenti, Testo a Fronte, Baldus, Diverse Lingue.

Dal 1984 insegna al Liceo Scientifico Ettore Majorana a Pordenone.

Dal 2002 è Direttore Artistico di pordenonelegge.it, festival della lettura e del libro che ospita ogni settembre poeti, scrittori, filosofi, artisti, giornalisti di fama mondiale. Dal 2002 il festival è cresciuto di anno in anno fino a diventare uno degli eventi culturali più importanti d’Italia.

Dal 2013 è presidente di giuria del Premio Castello di Villalta Poesia, prestigioso premio che si propone di diventare luogo di incontro e di discussione attorno alla poesia edita italiana.

Nel 2017 gli è stato assegnato il Premio Giosuè Carducci di poesia (Comune di Pietrasanta).

Sue poesie sono tradotte in antologie e riviste in francese, inglese, sloveno, serbo, olandese.

Nel 2020 è tra i candidati al Premio Strega con il romanzo L’apprendista.

“…si vede proprio che siamo fatti a cassetti. E c’è sempre un doppio fondo, credi di vedere tutto quello che c’è dentro , ma non è così, tiri fuori il cassetto e capisci che è molto più grande di quello che ci hai trovato.”

L'apprendista di Gian Mario Villalta

Il Libro

L’Apprendista

Fuori piove, fa freddo. Dentro la chiesa, in un piccolo paese del Nord-Est, fa ancora più freddo. È quasi buio, la luce del mattino non riesce a imporsi. Tilio, sta portando via i moccoli dai candelieri, raschia la cera colata, mette candele nuove. Parla con se stesso in attesa che sulla scena compaia Fredi, il sacrestano. Tra una messa e l’altra i due sorseggiano caffè corretto alla vodka. Così inizia il teatro di una coppia di personaggi indimenticabile, che intesse nei pensieri, nei dialoghi e nei racconti un intreccio vertiginoso di vicende personali, desideri, rimpianti e paure che convocano la vita di tutto un paese, in una lingua che fa parlare la realtà vissuta.

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