“In Sardegna non c’è il mare”- MARCELLO FOIS

Marcello Fois

L’autore

Marcello Fois

Nasce a Nuoro nel 1960, è uno scrittore, commediografo e sceneggiatore italiano.

Nel 1986 si laurea in italianistica presso l’Università di Bologna. Nel 1989 scrive il suo primo romanzo, Ferro Recente, che, grazie a Luigi Bernardi della Granata Press, viene pubblicato nel 1992 in una collana di giovani autori italiani, nella quale figurano anche i primi libri di Carlo Lucarelli e Giuseppe Ferrandino.

Sempre nel 1992 pubblica Picta, con cui vince (ex aequo con Mara De Paulis) il Premio Italo Calvino; nel 1997, per Nulla (con cui inizia la collaborazione con la casa editrice Il Maestrale), riceve il Premio Dessì.

Nel 1998, ancora per Il Maestrale, esce Sempre caro, primo romanzo di una trilogia (proseguita con Sangue dal cielo e L’altro mondo), ambientata nella Nuoro di fine Ottocento e che ha come protagonista un avvocato, Bustianu, personaggio per il quale Fois si è ispirato a un avvocato e poeta nuorese realmente esistito: Sebastiano Satta. Con Sempre caro nel 1998 vince il Premio Scerbanenco. Con Dura madre vince nel 2002 il Premio Fedeli e nel 2007 riceve il Premio Lama e trama alla carriera.

Oltre che alla narrativa, Fois si dedica anche alla sceneggiatura, sia televisiva (Distretto di poliziaL’ultima frontiera) che cinematografica (Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni), e al teatro per cui ha scritto L’ascesa degli angeli ribelliDi profiloCerimonia con Marinella Manicardi, Filippo Morelli, Mirella Mastronardi (segnalata al Premio UBU come giovane attrice non protagonista), Stazione (un atto unico per la commemorazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna), Terra di nessuno e Cinque favole sui bambini (trasmesso a puntate da Radio 3 Rai). Dal suo racconto Disegno di sangue, pubblicato nel 2005 nell’antologia Crimini, è stato tratto un episodio dell’omonima fiction televisiva, trasmesso nel 2007 da Rai 2.

Ha scritto anche un libretto operistico tratto dal romanzo di Valerio Evangelisti, Tanit.

Nel 2007, con il romanzo Memoria del vuoto, edito da Einaudi nel 2006, ha vinto il Premio Super Grinzane Cavour per la narrativa italiana, il premio Volponi e il Premio Alassio Centolibri – Un Autore per l’Europa. Con Giulio Angioni e Giorgio Todde è fra i fondatori del festival letterario L’isola delle storie di Gavoi. È un esponente della “nuova letteratura sarda”. Nel 2012 è tra i finalisti del Premio Campiello con il libro Nel tempo di mezzo, risultato poi vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa MoranteNel 2016 vince il premio Asti d’Appello con il libro Luce perfetta, mentre nel 2017 vince la prima edizione del Premio Crovi col romanzo Del dirsi Addio.

“Sardegna come continente: questa la chiave del viaggio ironico, denso, onesto fino all’autoflagellazione che il sardo Fois dedica alla sua terra”  Giancarlo De Cataldo

In Sardegna non c'è il mare

Il Libro

In Sardegna non c’è il mare

È proprio l’inverno che dà alla Barbagia quella profondità di territorio vivo, che fa la differenza per il viaggiatore rispetto al turista. Certo, per chi è abituato a pensare alla Sardegna smeraldizzata, può sembrare una stranezza pensare alla montagna, al clima alpino, al freddo secco, alla neve… Eppure basta voltarsi dal mare alla terra e si possono vedere le montagne che si gettano nell’acqua. Dentro a quelle montagne abita la sostanza di un territorio ancora sconosciuto.

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