“Un vuoto dove passa ogni cosa”- MARIATERESA DI LASCIA

Mariateresa Di Lascia

L’autrice

Mariateresa Di Lascia

Nasce a Rocchetta Sant’Antonio il 3 gennaio 1954 e muore a Roma il 10 settembre 1994. È stata una politica e scrittrice italiana.

Conseguita la maturità classica, si iscrisse all’Università di Napoli alla facoltà di Medicina con lo scopo di diventare missionaria laica.
Abbandonò tre anni dopo questa attività perché assorbita dall’impegno politico all’interno del Partito Radicale, a cui aderì nel 1975.

Nel 1982 fu eletta vicesegretario nazionale del partito, durante la segreteria di Marco Pannella, e deputata durante la IX legislatura. La sua attività politica si concentrò sulla battaglia contro lo sterminio per fame: coordinò la campagna Sopravvivenza 82, con la mobilitazione di sindaci in Italia, Francia e Belgio a sostegno di leggi di intervento straordinario contro la fame nel Sud del mondo. La tematica fu affrontata insieme a quelle per i diritti civili, i diritti alla vita, economici, sociali (tra i quali si inserì la battaglia per la riforma delle pensioni). Fu promotrice di battaglie ambientaliste, ad esempio contro il nucleare in Italia.

Sostenitrice della medicina omeopatica hahnemanniana, ha elaborato una proposta di legge per il riconoscimento di questo metodo. Nel 1991 fondò l’Associazione Pazienti Omeopatici (APO), con sede a Napoli, tuttora attiva.

Dal 1985 al 1986 è stata direttrice del giornale Notizie Radicali, per il quale ha scritto e pubblicato articoli di ecologia, di medicina, di giustizia, di attualità politica.

Aderì al Coordinamento Radicale Antiproibizionista e nel 1993 coordinò insieme ad Adriano Sofri la campagna Un digiunatore al giorno di solidarietà con le vittime della guerra nella ex Jugoslavia.

Fondò e diresse insieme a Sergio D’Elia Nessuno tocchi Caino, lega per l’abolizione della pena di morte nel mondo. Del collegato giornale Nessuno tocchi Caino ha curato la redazione.

Condusse programmi su Radio Radicale e su Tele Roma 56, e scrisse articoli per Notizie Radicali.

Nel 1992 pubblica il suo primo racconto Compleanno, il quale racconta la storia di una donna che scopre che morirà di lì a poco; scrive al marito, e, quasi confessandosi, riesamina la sua vita. Vinse un concorso organizzato da Agorà, scelto fra 233 testi. Nel 1995 fu poi pubblicato da Stampa alternativa Millelire in quanto vincitore del Premio Millelire. Successivamente comparve sul Corriere del Sud.

Nello stesso anno pubblica Veglia, un messaggio di condanna di qualsiasi tipo di violenza. È la storia di una madre senza nome, vedova, con due figli. Il minore si macchia dell’assassinio di un bambino di due anni. La domanda-chiave che la madre si pone è: «Madonna del dolore, posso pregarti per il mio figlio assassino?».

Il 10 settembre 1994, all’età di 40 anni, morì a Roma per un tumore, pochi mesi dopo aver sposato Sergio D’Elia, ed aver pubblicato il romanzo Passaggio in Ombra, vincitore del Premio Strega nel 1995.

Omaggio a Mariateresa Di Lascia, a 25 anni dalla morte. Ne discutono la curatrice Antonella Soldo e Mario Desiati. 

Un vuoto dove passa ogni cosa

Il Libro

Un vuoto dove passa ogni cosa

“La politica così come facciamo noi , è anche il nostro vivere”. Ogni riga di questa raccolta è attraversata da qualcosa che va ben oltre un pensiero militante, qualcosa che appartiene piuttosto all’etica e alle inquietudini profonde della nostra esistenza. Tornare su questi testi, a oltre vent’anni dalla scomparsa dell’autrice, non è un nostalgico tributo, ma rappresenta, invece, l’occasione di ragionare su contraddizioni e possibilità ancora aperte, nell’agire politico come nelle scelte quotidiane.

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