“Il rumore del mondo”- BENEDETTA CIBRARIO

Benedetta Cibrario

L’autrice

Benedetta Cibrario

È nata a Firenze nel 1962, da padre torinese e madre napoletana. Ha vissuto in diverse città italiane, prima di arrivare, con la famiglia, in Piemonte. Si è laureata in Storia e Critica del Cinema con Gianni Rondolino, con una tesi su Michael Powell e Emeric Pressburger. Durante gli anni universitari ha lavorato al Giornale dell’Arte, collaborato saltuariamente all’Espresso e frequentato, senza diplomarsi, il corso di Archivistica, Paleografia e Diplomatica all’Archivio di Stato di Torino. Per esigenze familiari e professionali ha iniziato a dividersi ripetutamente tra l’Italia (Milano e la campagna grossetana) e l’Inghilterra (Londra e Oxford).

Nel 2007 ha esordito con Rossovermiglio (Feltrinelli, 2007), Premio Campiello 2008Rossovermiglio, romanzo di formazione che ha come sfondo l’Italia tra le due guerre e il referendum del 1946, è stato tradotto e pubblicato in diversi paesi, tra cui la Germania, l’Olanda, il Portogallo, la Grecia.

Nel 2009, sempre per Feltrinelli, è uscito Sotto cieli noncurantiPremio Rapallo Carige 2010. Il romanzo è un racconto d’inverno di ambientazione contemporanea, in cui l’episodio della morte di un bambino è il fulcro attorno a cui ruotano diverse voci femminili, ciascuna più o meno coinvolta e impegnata a confrontarsi con l’intollerabilità del dolore.

Nel 2011 torna al tema del rapporto tra il singolo e la storia con un romanzo breve intitolato Lo Scurnuso (Feltrinelli, 2011).

Nel 2019 ha ottenuto il Premio letterario Basilicata con il romanzo Il rumore del mondo. Il 24 novembre 2019 ha vinto l’undicesima edizione del Premio Asti d’Appello.

“Tra tutti questi innumerevoli rumori come può un individuo far sentire la propria voce?”

Il rumore del mondo

Il Libro

Il rumore del mondo

Nella Torino di metà Ottocento, Anne Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora nato, di un orizzonte ideale che infiamma il mondo. Progressisti e conservatori, al di là degli schieramenti politici, si trovano davanti alla necessità di rispondere al cambiamento e lo fanno agendo – nell’economia, nel costume, nella morale, nella cultura. E l’Italia appare, vista da lontano, vista come utopia e come sfida.

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